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I benefici della musica sugli animali

Alcuni studi scientifici svolti da diversi ricercatori negli ultimi anni hanno dimostrato che far ascoltare musica classica o jazz agli animali porta molti benefici, nelle mucche un latte migliore e nelle pecore aumenta la produzione di lana.

Aumento della produttività

Gli studiosi dell’Università di Wisconsin-Madison (USA) affermano che la produzione di latte nelle mucche che ascoltano musica sinfonica aumenta del 7,5%. Allo stesso modo le mucche sono più predisposte a riunirsi nella stalla quando suona della musica.

La salute delle mucche è quindi associata ai sentimenti di felicità che ne derivano ascoltando buona musica, questa stimola una maggior produzione di serotonina, che sembra infatti aumentare i livelli di calcio nel sangue delle mucche razza Frisona e Jersey. 

Una curiosità che ci riporta negli anni ’40-’50 del secolo scorso è quella legata alla ditta Muzak Inc. che produceva musica che poi diffondeva anche nelle stalle e nei pollai con l’obiettivo di aumentare la produzione di latte e uova.

Esperimenti che sembravano poco più che una battuta di spirito, furono invece presi molto sul serio e sviluppati in modo scientifico dal Music Research Group di Leicester, Inghilterra, “che nel 2001 compilò “la classifica delle mucche”: al primo posto “Everybody hurts” dei REM, seguita da “Bridge over troubled water” di Simon & Garfunkel e dalla Sinfonia Pastorale di Beethoven che per la precisione farebbe aumentare la produzione di latte di 0,73 litri al giorno” (dice “Sweet music for milking” di Helen Briggs (BBC News 26 giugno 2001)). Nella stessa maniera, i Pink Floyd favorirebbero la deposizione di un maggior numero di uova da parte delle galline.

Tali esperimenti si sono susseguiti abbondantemente negli ultimi decenni a partire da quando alcuni monaci in Bretagna notarono come l’esposizione delle mucche all’ascolto della musica di Mozart (da cui il nome “effetto Mozart” dato al fenomeno) incrementasse la produzione di latte.

Happy Cow Concert

Sempre più allevatori hanno introdotto la musica nelle stalle, e c’è chi addirittura organizza dei veri e propri concerti per le sue mucche. È successo in Florida dove un contadino ha invitato una jazz band di 17 componenti a suonare nella sua fattoria per la gioia delle sue mucche.

Nel 2015 CremonaFiere ha organizzato un concerto, ospitato nella moderna stalla cremonese dell’Azienda Agricola “Cantarane” della famiglia Mondini, per scoprire gli effetti della musica classica sulla produzione di latte.
Tre musicisti di fama internazionale hanno sposato il progetto Happy Cow Concert: i pianisti Andreas Kern e Roberto Prosseda, e il violinista Fabrizio Von Arx, si sono esibiti (e sono stati ripresi) davanti a un pubblico di mucche eseguendo brani famosi di musica classica.

La zoomusicologia: a ognuno la sua musica

Animali e musica sono legati da sempre e agli inizi degli anni ‘80 nasce la zoomusicologia, la scienza che studia gli effetti della musica sugli animali, poiché ogni specie animale deve avere una musica creata appositamente per le frequenze che percepisce.

Abbiamo sopra descritto l’importanza e il successo che riscontra nelle mucche, ma ad esempio uno studio dimostra che i maiali ingrassano di più se allevati a suon di Mozart altri dimostrano che gli oranghi si muovono a tempo di swing e altri ancora che i nostri animali di compagnia come cani e gatti si rilassano con la musica classica.

Insomma la musica è un piacere per tutti e un ascoltare un buon pezzo migliora umore e produttività giornaliera non solo a noi!