Continua la nostra rubrica che vede protagonisti gli associati storici di Condifesa. Oggi la parola va a Lia Rubini, amministratrice dell’azienda agricola Corte Serena, che ci ha colpito soprattutto per la passione quasi viscerale con cui descrive la sua proprietà,
LR – La mia è un’azienda individuale, conosciuta anche come Corte Serena. Ci troviamo a San Gaetano, una piccola frazione di Cavarzere nel Veneziano. Coltiviamo tre differenti prodotti: il mais, il grano e la soia. Ho introdotto io stessa la rotazione. Si tratta di una proprietà non molto grande, sono circa 10 ettari, ma ci sono molto affezionata, non riesco a staccarmene. Per me ha un grande valore affettivo.
LR – È la fattoria in cui sono cresciuta, prima era dei miei genitori. Ora non abbiamo più gli animali, ma la stalla è diventata il nostro magazzino agricolo. Si tratta di un affetto oneroso, i costi sono piuttosto elevati, ma non riesco a farne a meno. Attualmente affido il fondo a dei terzisti che lo lavorano secondo le mie indicazioni. Non è una proprietà che genera chissà quali guadagni, anzi, ma io cerco di curarlo come fosse un giardino. È la mia vita.
LR – Credo che l’agricoltura oggi sia ancora più importante. Ha un ruolo ancor più elevato e sinceramente se fossi giovane ci investirei di più.
LR – Nel senso che renderei il mio fondo ancor più produttivo e innovativo, investendo in nuovi mezzi e tecnologie.
LR – Non ho avuto grosse conseguenze, per ora, dovute al Corona Virus. Certo ho dovuto essere più prudente, come tutti del resto. Per esempio anche nel reperire le sementi ho dovuto far attenzione, chiedere consiglio. So per esempio che alcuni, come i florovivaisti, hanno dovuto buttare via tutto, subendo perdite decisamente importanti. Finora invece per me è tutto nella norma, anche perché il prodotto non è ancora pronto per essere commercializzato. Ne riparleremo quando lo sarà, anche se per il momento non mi risultano restrizioni a riguardo.
LR – Sono associata da più di 10 anni e devo essere sincera: ogni volta che ho avuto bisogno di una consiglio, l’ho ottenuto. Prima mi rivolgevo ad alcuni broker locali, ma non mi sentivo mai serena. Ora invece sì, perché credo che Condifesa Venezia abbia una visione più oggettiva delle cose. Certo io ho chiesto le perizie solo quando necessario e di recente non ho avuto grandi danni. L’ultimo risale a qualche anno fa quando. a causa della siccità e del forte vento. ho avuto alcuni problemi con la soia. Non ho avuto un grandissimo risarcimento, ma molto probabilmente perché avrei dovuto insistere di più con il perito dell’assicurazione e soprattutto avrei dovuto chiamare il perito di Condifesa in supporto. Come ho già detto il Condifesa è un buon calmiere e guarda con oggettività alle cose.
LR – Si, credo sia uno strumento che tutela tantissimo e bisogna richiederlo quando serve! Ho sentito parlare bene anche dell’ultima innovazione, quella dei fondi mutualistici. Ho provato a usufruirne un paio di volte, ma avevo proprio un danno piccolo e per questo non sono stata risarcita. Però non si sa mai e visto il costo ridottissimo, tanto vale attivare questo servizio.