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Tutto sugli Agretti (o Roscani), una primizia presente in Veneto

Gli agretti, nome scientifico salsola soda, sono un ortaggio poco diffuso ma molto prelibato e dalle molte proprietà salutari. Chiamati comunemente “barba dei frati” o roscani o agretti in veneto, iniziano a comparire nei banchi della verdura in primavera.

Le proprietà benefiche degli agretti

Gli agretti, verdura della stessa famiglia della bieta e degli spinaci, sono ricchi d’acqua e di fibre, quindi di sali minerali e hanno un ottimo effetto sulla diuresi e la regolarità intestinale. Contengono vitamina A, C e vitamine del gruppo B, soprattutto B3.

Tra i minerali i più presenti troviamo potassio, calcio, magnesio e ferro. Oltre alle proprietà diuretiche hanno proprietà depurative, grazie anche all’alta presenza di clorofilla e rimineralizzanti. Non hanno controindicazioni nelle diete ipocaloriche poiché contengono pochissimi carboidrati e i lipidi sono ancora più scarsi.

La barba dei frati è consigliata nell’alimentazione dei diabetici e chi soffre di colesterolemia. Ma non solo: è utilizzata anche come antiage e, visto che contiene un’elevata quantità di pro vitamina A e calcio, è valido aiuto per contrastare le allergie cutanee ed eczemi che molto talvolta si presentano in primavera.

Gli agretti in cucina

Gli agretti hanno molteplici usi in cucina.  Si utilizzano prevalentemente le piante giovani, soprattutto i germogli. Si acquistano freschi, e iniziano a comparire sui banchi delle verdure verso marzo, poiché sono tipicamente primaverili. Vanno scelti in base al loro colore, che è di un verde brillante, mentre la parte vicina alle radici degrada in bianco e poi in rosso.

Il fusto è pieno, turgido d’acqua, sottile, lievemente piatto. Anche se tenuti in frigo si deteriorano facilmente, quindi vanno consumati entro 4 giorni dall’acquisto. Devono essere lavati con molta attenzione, meglio utilizzando anche del bicarbonato poiché tendono a trattenere terra, e la parte vicina alle radici, dove il colore verde scolorisce, va tagliata via.

Possono essere bolliti, a seconda del gusto personale e della grandezza, dai quindici minuti in poi, ma la cottura migliore sarebbe quella al vapore, poiché consente di mantenere al meglio le proprietà nutrizionali.

Gli agretti, dal tipico sapore lievemente acre, possono essere serviti come contorno in insalata, conditi semplicemente con un po’ olio, a cui si può aggiungere limone; sono perfetti anche come ingredienti di insalate più ricche, con pomodori, o accompagnati da acciughe e uova sode. Ma una delle ricette più tipiche e amate che li vede protagonisti è quella della frittata agli agretti, diffusa in tutte le regioni in cui sono conosciuti; sono perfetti anche come ingredienti delle torte rustiche.

Gli agretti possono essere anche un ottimo condimento per una pasta corta, con altre verdure o con qualche formaggio per amalgamare il tutto, è sufficiente prima lessarli e poi ripassarli in padella con gli altri ingredienti scelti.

Una curiosità tutta veneta: prima che in cucina, questa pianta veniva usata come importante fonte di soda, estratta dalle sue ceneri dopo aver bruciato la pianta. Questo materiale veniva usato per produrre il vetro nelle vetrerie di Murano, ma anche per fare il sapone.

Come coltivarli

Gli agretti crescono spontaneamente in spiaggia e lungo le coste, ciò significa che predilige un clima mite e un terreno salino, tuttavia può essere agevolmente coltivata in orto o anche nel balcone di casa se si adottano le giuste soluzioni.

Innanzitutto l’agretto ha bisogno di sole, tanto sole, essendo una pianta “da spiaggia”, quindi è bene scegliere una zona dell’orto soleggiata, lavorare bene il terreno, concimandolo moderatamente, evitando l’eccesso di azoto.

La semina può iniziare a marzo e già dopo 30/40 giorno si possono raccogliere i germogli, essendo una pianta primaverile. Stanno nell’orto poco più di un mese non necessità di eccessive cure verso erbe infestanti o parassiti di stagione ma attenzione alle lumache.

Anche la coltivazione in vaso è bene effettuarla in un terrazzo soleggiato. Bisogna creare un fondo di cocci e ghiaia, per favorire il deflusso dell’acqua e garantire un terreno ben drenato. Poi va riempito il vaso con terriccio morbido e filtrato, meglio se arricchito blandamente con del compost.